L’albero di Natale di Gubbio

Come ogni anno durante il periodo natalizio, la città di Gubbio è illuminata dall’albero di Natale più grande del mondo. Si tratta di un albero formato da diverse centinaia di luci colorate disposte lungo il pendio del monte Ingino. Per fotografarlo ovviamente può bastare uno smartphone di buona qualità, ma se volete un risultato ottimo per forza dovrete utilizzare una fotocamera “seria” ed un cavalletto. Infatti, nonostante le luci siano ben visibili a chilometri di distanza, si tratta pur sempre di fotografia notturna, quindi bisogna prepararsi adeguatamente.

Il luogo prescelto per questo scatto non è il classico che permette una vista frontale dell’albero, cioè quello che avrete forse già visto facendo qualche ricerca in rete.

Ho voluto invece spostarmi un po’ di lato così da poter inquadrare un po’ tutto ciò che c’è di bello a Gubbio, a partire dal teatro romano (ben visibile in primo piano). Si vede quindi il Palazzo dei Consoli e la città vecchia, l’albero e la basilica di Sant’Ubaldo (in cima al monte).

La foto che vedete qui sopra è stata scattata con la mia Nikon Z fc e il suo obbiettivo Nikkor DX 16-50 VR Silver. Devo dire che l’accoppiata mi sta dando delle discrete soddisfazioni, sto ottenendo foto che ritengo degne di essere stampate, anche in formato medio-grande.

Qui vi mostro una stampa su tela 60×40 cm. Ancora è avvolta nella sua pellicola protettiva già fa un ottimo effetto. Andrà ad abbellire la casa di un mio amico.

Per finire vi mostro la posizione dalla quale ho effettuato questo scatto.

L’albero è normalmente visibile dalla sera del 7 Dicembre al 6 Gennaio.

Alla prossima escursione, sempre con la macchina fotografica in mano 😉.

Il castello di Civitella Ranieri

Qualche tempo fa ero stato a fare visita a questo castello durante le Giornate Fai di primavera. Quindi, dopo averlo visto da terra, era ora di vederlo dal cielo e, perché no, condividere il tutto con voi.

Questo castello, costruito a partire dal 1078 d.c., si trova ad Umbertide, in provincia di Perugia. Un breve approfondimento sulla sua storia è pubblicato in WikiPedia.

Dire che è ben conservato è poco e forse è tra i più belli di tutta l’Umbria. Visitarlo internamente non è sempre possibile in quanto è sede di una fondazione, la Civitella Ranieri Foundation. Ursula Corning, una lontana parente della famiglia Ranieri, trasformò il castello nel 1995 in una residenza per artisti (la cui sede è a New York).

Nel parco che circonda il castello nel XIX secolo fu piantata una sequoia che, importata direttamente dalla California, ora spicca tra tutte le piante per essere la più alta. Provate a riconoscerla nella foto qui sopra.

Qui sottro trovate un video che mostra il castello in tutta la sua bellezza: ho effettuato una rotazione tutto intorno alla struttura, spero vi piacerà.

Con questo video ho voluto inaugurare il canale YouTube di We Love Travel, iscrivetevi e condividete, non potrà farmi che piacere.

Per finire, come di consueto, vi inserisco il link a Google Maps così che possiate individuare facilmente dove si trova questa meravgilia.

Spero vi sia piaciuto, magari alla prossima edizione delle Giornate FAi potrete visitarlo.

Alla prossima visita 😉

Il lago trasimeno – prove tecniche

Era un po’ che non approfittavo del lago per fare un po’ di esercizio di fotografia.

Può sembrare facile fare foto ad un lago, il luogo è bellissimo e si presta bene, quindi “che ci vuole?”. Eppure non è sempre così, anzi, soprattutto scattando in controluce si possono avere tanti problemi, come minimo dei fastidiosissimi flares, cioè quei bagliori colorati, quasi sempre circolari, che appaiono a rovinare il nostro scatto.

Perciò dobbiamo fare pratica, dobbiamo conoscere la nostra attrezzatura e l’unico modo per farlo è scattare, scattare e ancora scattare per poi sedersi al computer e con calma analizzare i risultati. Qui di seguito vi mostro solo due fotografie, non due scatti attenzione, perché ciascuna è il frutto della composizione di più scatti (notare il formato).

La prima di queste due fotografie ritrae il lago Trasimeno ripreso dalle colline a sud di Passignano sul Trasimeno. Ho voluto fare questa foto panoramica per vedere come si comporta la mia FZ2000 (trovate i dettagli qui). In particolare in questa foto passiamo da zone in ombra (basso a destra) a zone fortemente illuminate (alto a destra) a zone mediamente illuminate (il resto dell’immagine). In questo caso la lunghezza focale di scatto era di 24 mm e ho usato 5 scatti per comporre la fotografia. L’ottica, una Leica, si comporta decentemente, non ci sono grossi artefatti, e questo è un bene. Un consiglio: tarate l’esposizione più o meno a metà, dove cioè non avete né troppa luce né troppo poca, ma un pochino più verso dove ve ne è meno (riferendoci a questa immagine a circa due quinti a partire da sinistra. E’ infatti più facile attenuare una luce alta che schiarire una parte buia (attenzione però a non avere le luci bruciate).

Questa foto è una porzione della precedente. Ovviamente sono altri scatti, per la precisione tre, composti a formare un’unica foto. Con un po’ di zoom, circa un quarto dell’intera estensione, sono riuscito ad inquadrare la parte di lago dove si specchia il sole in fase di tramonto. Siamo quindi in perfetto controluce. Anche in questo caso l’ottica non mi ha tradito, non si sono manifestati infatti vistosi artefatti, solo piccolissimi difetti dovuti a qualche micro frammento di polvere sulla lente (capita, sì capita, di non averla sempre perfettamente pulita) ma è facile da eliminare.

La focale usata per questo scatto è di circa 100 mm, quindi se vi volete rendere conto di cosa può fare un’ottica con zoom 4X questo è il caso. La Leica di cui è dotata la mia FZ200 arriva a 480 mm, quindi c’è ancora tanto potenziale da sfruttare prima di arrivare ad un 20X.

Se volete vedere questa e altre foto con migliore qualità visitate il mio profilo in 500px.com (click qui).

Infine, come sempre, vi mostro da dove ho effettuato questi scatti.

Alla prossima passeggiata 😉.

Il lago trasimeno

Oggi ho trascorso qualche oretta al Lago Trasimeno, in Umbria. Più esattamente sono tornato a far visita al paese di San Feliciano, sulla sponda est del lago.

Non c’è molto da vedere oltre il Museo della Pesca, il paese è molto piccolo, ma non per questo non merita una visita (ed è sempre molto frequentato, soprattutto nel fine settimana).

Passeggiando ho scattato qualche foto, l’ora del tramonto al lago è sempre qualcosa di spettacolare, soprattutto se non c’è vento e l’acqua è praticamente piatta.

Da San Feliciano si può prendere il traghetto per l’Isola Polvese, una delle tre isole del lago (quella che si vede nelle foto e forse anche la più gradevole da visitare).

C’è qualche ristorante, un chiosco/bar in riva al lago, un’area di sosta per camper ed un porto per piccole imbarcazioni.

Se passate da quelle parti fermatevi per una visita, non ve ne pentirete.

Alla prossima gita fuori porta 😉.

La fioritura di Castelluccio di Norcia

Circa 2 anni fa, in una domenica di inizio Luglio, ho voluto vedere con i miei occhi quella che tanti avevano già raccontato con le loro fotografie: la fioritura di Castelluccio di Norcia, in Umbria. In questo articolo vi voglio mostrare tre tra le foto più belle che ho scattato quel giorno, ma vi assicuro che è impossibile non scattare qualche centinaio di fotografie in un luogo tanto bello. Ogni momento è diverso dall’altro, basta una novoletta che si sposta che cambiano colori e atmosfere.

In questa prima foto mi trovavo lungo una delle strade di accesso ad uno degli appezzamenti di terreno coltivati (non si può camminare in mezzo ai fiori, è vietato ma anche se non lo fosse sarebbe comunque una questione di educazione e buon senso). La macchina fotografica puntava più o meno a Nord, quello che si intravede sulla destra è il monte Vettore, il paese di Castelluccio rimane sulla sinistra (ma non si vede – volutamente). Chi volesse provare a rifare uno scatto simile dovrà recarsi in questo punto (click qui).

Questa foto mi piace perché mostra quanta gente visita questo luogo durante il periodo della fioritura. E onestamente il perché è molto evidente, lo spettacolo dei colori è impareggiabile.

La foto che segue, invece, mostra una buona parte del “pian grande” (così si chiama). La macchina fotografica, la mia fedele Nikon D300s, era orientata praticamente a Sud e il punto da dove ho scattato, elevato rispetto alla valle, è vicino al borgo di Castelluccio (sotto, come al solito, c’è il punto in Google Maps).

Qui di seguito inserisco il punto da dove ho scattato la seconda e la terza fotografia, una piccola area (in via Monte Valletta) con dei tavolini dove poter pranzare con una delle più belle viste panoramiche del mondo.

Per arrivare in questo luogo non c’è un’unica strada, dipende se arrivate dall’Umbria o dalle Marche. La strada può essere lenta e richiedere un po’ di pazienza, si tratta di un percorso di montagna e può capitare che ci sia traffico, ma ne vale la pena. Così come meritano assolutamente altre due attrazioni della zona: il Monte Vettore e Norcia.

Il primo merita assolutamente di essere risalito, rigorosamente a piedi, fino alla cima. Molto belli, una volta saliti su, sono anche i laghi di Pilato, ma ne parleremo un’altra volta. Vi basti pensare che si trovano a 1941 m di altitudine.

Norcia invece è un paesino molto carino lungo la strada (in Umbria) che porta a Castelluccio. Dopo il terremoto di qualche anno fa ha subito qualche danno, soprattutto la Basilica di San Benedetto (da Norcia, non a caso). Ma il resto è tutto fruibile e sicuramente da inserire nella to-do-list delle cose da visitare almeno una volta nella vita. Lungo le vie del centro storico non manco le norcinerie dove potrete assaggiare e soprattutto acquistare i prodotti tipici della lavorazione della carne in Umbria.

Venite in Umbria, si sta bene e c’è tanto da vedere (e assaporare).