Chicago – LA lungo la Route 66 – Parte 2

Nel primo articolo su questa traversata mi pare di aver già scritto che Chicago è davvero bella. Forse potrebbe essere arrivato il momento di dimostrarlo con qualche fotografia.

10 Agosto 2011

La mia priva volta a Chicago è durata pochi giorni, circa tre: quello dell’arrivo, quello della partenza ed uno tra questi due. Per una sbrciatina a downtown possono bastare, ma in generale sono pochi, la città ne merita certamente di più (e per fortuna poi sono tornato altre volte).

L’architettura è quella tipica delle città americane con alti grattacieli che sembrano degli immensi specchi: i più famosi sono il John Hancock Center e la Willis Tower, alta 1451 piedi e precedentemente chiamata Sears Tower. Si sviluppa sulla riva sudovest del lago Michigan, bellissimo e vastissimo, sembra un mare. Se vi capita di visitarla in una giornata ventosa (molto probabile) vedrete delle discrete onde, per questo pare un mare.

Ora ho un problema, in quel 10 Agosto scattai 436 fotografie e riuscire a selezionarne alcune per questo blog diventa un po’ difficile, ma ci riuscirò 😅 Ci concentreremo perciò nella parte della città visibile qui sotto lungo un percorso che più o meno segue il fiume Chicago, da sinistra a destra.

Iniziamo subito con quattro fotografie scattate dal Bataan-Corregidor Memorial Bridge.

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Chicago – LA lungo la Route 66 – Parte 1

E’ da un po’ che penso di raccontare qualcosa di più sui miei viaggi in USA (ad oggi sono 19). Ieri sera un amico mi ha chiesto qualche informazione e così abbiamo iniziato a parlare: quando mi si fa parlare degli USA è la fine, divento un fiume in piena 😂.

Così mi sono messo a raccontargli qualcosa di questo viaggio dell’estate 2011, un viaggio sulla carta di 2278 miglia, ovvero 3666 km, da Chicago a Los Angeles.

La Route 66, ufficialmente U.S. Route 66, è anche chiamata Mother Road e si può facilmente immaginare perché. Inizia a Chicago, in Illinois, e finisce al molo di Santa Monica, California. Sulla mappa si va quindi da destra a sinistra, ricordo che “The road has always led west!”. Percorrendola tutta si attraversano 8 stati: Illinois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, Nuovo Messico, Arizona e California. Se avete voglia di mettere la spunta “Visitato” sulla mappa dei vari stati Americani questa è un’ottima occasione!

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La City Hall di Los Angeles

Tra quelli che conosco, spesso chi è stato a Los Angeles mi dice che non c’è niente da vedere. Mah, rimango sbalordito da questa affermazione, perché onestamente ogni volta che ci vado scopro qualcosa di nuovo da fare e/o vedere. E ve lo dimostrerò!

Così è stato anche ad Agosto 2019 quando andai a visitare il palazzo del comune di Los Angeles, la City Hall. In particolare ciò che è visitabile è la “Observation Deck”. Si trova praticamente all’ultimo piano del palazzo al centro della foto. Da molti definita come la più bella vista sulla città dalla città, questa terrazza panoramica al 27° piano è aperta a 360° e permette di vedere tutto intorno da abbastanza alto.

City Hall di Los Angeles: la foto è stata scattata dall’entrata del Grand Park sulla N Grand Ave.

E’ vero che si potrebbe andare in cima a qualche grattacielo, ma non si avrebbe la vista su downtown come dalla City Hall. Per questo è la vista più bella. E’ un po’ come andare sulla terrazza panoramica del Rockefeller Center di NY, da lì si può vedere l’Empire State Building e il resto di Manhattan, ma ovviamente non ne parleremo qui.

Qualche premessa: è visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 17:00 e l’accesso è gratuito. Bisogna recarsi all’ingresso sulla Main St e registrarsi. Lì un agente di LAPD vi farà compilare un modulo e vi darà un adesivo con ben evidente la parola “VISITOR”, quello della prima foto, da attaccare sulla vostra t-shirt, camicia o qualsiai altra cosa stiate indossando.

Perché è la più bella vista su Los Angeles dalla stessa Los Angeles? Perché è un po’ spostata rispetto a downtown, dove sono i grattacieli per essere più precisi. E’ abbstanza alta da non esserci ostacoli intorno e si può vedere verso Nord, Est, Sud e Ovest, non ci sono limiti. Però, più che le parole, credo sia giusto lasciare spazio a delle immagini.

Per salire fino alla terrazza si devono prendere due ascensori diversi. A questo punto sarete al 26° piano e solo delle scale vi separeranno dalla vista sulla città (che è al 27°). La terrazza panoramica si trova all’esterno della sala nella foto che segue. Se fate caso c’è un pulpito dal quale il sindaco, o altre autorità, fanno annunci. Fare una foto da lì è possibile, sarà un gran bel ricordo della vostra visita.

Qui di seguito trovate la mappa della zona attorno alla City Hall.

L’ingresso, per i visitatori, è sulla S. Main St.

Per ora è tutto, alla prossima!

Downtown Los Angeles in notturna

Los Angeles mi ha sempre affascinato come nessun’altra città al mondo. Di notte offre una varietà di possibilità di scatto veramente sterminata, come la sua estensione. Ma non è una città facile da conoscere, i luoghi migliori dove fotografare si scoprono solo dopo un po’. E bisogna anche fare un po’ di attenzione, non tutti i quartieri sono tranquilli.

Una notte del 2017 volevo fare una foto dal ponte sulla quarta strada. Avevo visto quel ponte in delle serie TV e mi ero riproposto di andarci. Di giorno c’è traffico, ma di notte è una zona praticamente deserta. Sotto il ponte c’è la ferrovia ed il Los Angeles river. La zona ad est del ponte è interessante, ci sono diversi locali notturni, merita una nuova visita, ma non sono locali propriamente per turisti. Si trovano anche graffiti giganti, e ne parleremo.

In ogni caso, parcheggiata l’auto (sul ponte non si può), ho piazzato il cavalletto sul muretto in cemento del ponte ed ho fatto alcuni scatti. Il migliore mi ha permesso di ottenere la fotografia qui sotto.

Ci vuole un po’ di pazienza, sicuramente con uno smartphone o una compattina non si può avere uno scatto come questo, ma in ogni caso la vista sullo skyline della città è veramente eccezionale da lì.

Per dare un’idea del fascino di questa città metto qui sotto la stessa foto, che sopra è in B&W, a colori. Il ricordo di quel luogo, di quel silenzio interrotto solo dal rumore dei vagoni in manovra e di quelle luci creano un mix che dà luogo ad una nostalgia pazzesca: ci tornerò!

Qui sotto metto, come al solito, il punto preciso in Google Maps da dove ho effettuato lo scatto.

Alla prossima avventura, sempre con piacere!

Zion National Park

Potrei anche non scrivere niente e lasciare solo questa fotografia, dice tutto quello che c’è da dire: WOW!!! Me lo dico da solo, lo so, ma ogni volta che rivedo questa immagine l’espressione di stupore è sempre la stessa e per dirla all’americana… WOW!!!

Ma il dovere mi impone di scrivere e di raccontarvi qualcosa di questo luogo. Era l’estate del 2018, mi trovavo ad attraversare Zion National Park quasi per sbaglio, perché si voleva andare da Las Vegas verso Page, una piccola cittadina dell’Arizona (di cui parleremo in un’altra occasione) passando da nord. L’itinerario completo è questo qui di seguito, e con le varie soste nel parco richiede quasi il doppio del tempo.

E’ inutile dire che il parco è veramente bello ed offre panorami incredibili. Lungo la strada potete ammirare formazioni rocciose dalle forme e colori veramente particolari (e ne parleremo, garantito).

La foto che vedete su in alto è stata scattata poco dopo l’ingresso sud, dove trovate anche il visitor center, lungo la Zion Canyon Scenic Drive. A questo indirizzo trovate la mappa: https://www.nps.gov/zion/planyourvisit/maps.htm. Il punto preciso non è difficile da trovare: parcheggiate nei pressi del Canyon Junction Bridge, scendete sotto il ponte e camminate un po’ lungo il fiume, il Virgin River, fino a trovare il punto che più vi piace. In ogni caso le coordinate (approssimativamente) sono queste: 37.2174625°N, 112.9758824°W. Per chi preferisse Google Maps, questo è la mappa.

Sicuramente il parco merita una visita ben più approfondita della mia, che è stata davvero una toccata e fuga. Come per tutti i parchi nazionali, il biglietto di ingresso è valido per una settimana. Se ne visitate 3 o più, pensate all’acquisto dell’Annual Pass. Praticamente con poco meno del costo di 3 parchi potete avere un pass della durata di un anno che vi dà accesso a tutti i parchi nazionali (non gli state parks, attenzione). La cosa interessante è che potete acquistare un ingresso (ex. per Zion), poi un secondo (ex. per Grand Canyon) e quando arrivate al terzo mostrate i biglietti degli altri 2, pagate la differenza con l’annual pass e lo ottenete. Da lì in poi potrete entrare in tutti i parchi nazionali per un anno dalla data del primo biglietto.

Alla prossima avventura, sempre con piacere!

L’immagine dell’header

Questa è una mia foto, o meglio una porzione di una mia foto, scattata nel 2007 mentre ero in viaggio in USA. Ero con un gruppo di amici e quella mattina lasciammo Moab per andare verso la Monument Valley.

Ci attendevano circa 2h35 di viaggio, quasi eslusivamente nel magnifico stato dello Utah. Il cielo era sereno, giornata perfetta. Passato Mexican Hat il paesaggio si fa davvero interessante, sempre più rosso, e si sente la meta sempre più vicina. Siamo sulla US-163 e molti ricorderanno Forrest Gump correre in questo tratto rettilineo di strada. Ad un certo punto però si ferma e con lui coloro che lo seguivano. Bene, praticamente quello è il punto dove ho scattato la foto, metro più, metro meno.

E’ venuta all’improvviso, ho fermato l’auto, sono sceso, ho poggiato la compattina sull’asfato, ho scattato e siamo ripartiti. E’ stato un “one shot, one kill”, ma è andata bene, foto magnifica, almeno per me.

Il punto da dove ho fotografato è questo, forse un pochino più a est / nord-est (a destra), ma tanto vi può bastare per sapere dove andare e godere di quel magnifico panorama.

Questo è un breve racconto di uno dei miei 19 viaggi in USA (ora è Maggio 2020), quindi fidati, ne ho tante da mostrare e da raccontare 😉.

Alla prossima avventura, sempre con piacere!